L’esperienza insegna che da ogni singolo colore deriva un particolare stato d’animo.
Di un francese ricco e spiritoso Goethe nella sua “Teoria dei colori” racconta che il tono della sua conversazione con madame, era cambiato da quando Ella aveva mutato l’arredo del suo studio da blu in cremisi. In genere il colore è considerato un elemento difficile da usare e un certo reverenziale timore sta alla base della diffusa tendenza a scegliere per la casa soltanto tinte neutre.
I colori vengono tradizionalmente divisi in colori “freddi” e in colori “caldi” . A prima vista l’idea di applicare nel campo della percezione ottica una componente termica, può sorprendere: eppure è stato possibile dimostrare che in due laboratori, uno tinteggiato di verde _blu, l’altro di rosso_ arancio , la sensibilità personale al freddo o al caldo differiva di ben tre o quattro gradi: nel locale blu le persone sentivano freddo a una temperatura di 15°, in quello rosso a 12°. Ciò dipende dal fatto, scientificamente provato, che il verde_ blu rallenta la circolazione sanguigna, mente il rosso_ arancio l’attiva.
Noi associamo il rosso, l’arancione, il giallo con il sole o il fuoco; i bruni ci circondano la terra e il legno, elementi che ci danno un senso di calore; gli azzurri e i verdi ci fanno pensare all’acqua e ai boschi, e quindi alla frescura; i bianchi e i grigi ci ricordano la neve e le ombre. Questa temperatura dei colori va tenuta presente nella scelta dei materiali e delle superfici colorate da usare nella casa.
Anche la luce ha in questo contesto un ruolo importantissimo: le superfici piatte e lucide riflettono più luce, mentre le superfici opache (carte da parati, rivestimenti murali) ne assorbono.
